Play it once, Sam .... :-)))

finalmente un po' di musica, anche se è all'aperto, va bene!
un caro saluto, Silvy

merveilleux moment avec la musique reste en bonne santé l'ami

Joyful double portrait.

Une photo tellement réjouissante, Fabio !
Prends bien soin de toi là-bas.
Amitiés.

Jolie compo !!!

Admirable et excellemment rendue...!

Fine shot. You’ve caught the mood very well !

Lovely street scene. So vibrant I can almost hear the music. All the best, Joe

Goed aanzicht

Favoloso *_* J***********************************************

“ Chiunque lo conosca bene può chiamarlo senza offesa
'uomo di poca malinconia'.
È un pianista di piano bar,
vende a tutti tutto quel che ha.
Non cercare di vederlo piangere
perchè piangere non sa.
Nella punta delle dita poco jazz,
poche ombre nella vita.”
I versi di De Gregori come prima reazione a questa tua nuova street, carissimo Fabio!
E che street! Piena di movimento e di colore, ci coinvolge immediatamente al punto che mi sembra quasi di sentire la musica... e qui non conta la bravura del pianista, quanto l’abilità del fotografo a cogliere il momento. Lui suona e non è solo, la presenza dell’uomo che esce dal bar e il suo sguardo semi -sorridente e incuriosito creano una involontaria complicità tra i due e completano questa foto “musicale “, così ben composta ( come sempre!) e piena di particolari di vita quotidiana e di allegria.
Complimenti mio caro amico!
Un saluto affettuoso
Adele

Una volta la settimana, carissima Adele, la pizzeria vicino casa mia ospita questo musicista che, solitamente, va avanti per ore. Devo dire, in tutta sincerità, che avrei molte osservazioni sul suo modo di cantare e suonare, troppo uniforme nonostante il repertorio svari su fronti diversi.
Quella sera, uscendo dopo cena, mi è venuta la curiosità di vederlo da vicino e di fotografarlo.
Ho visto un ragazzo giovane e pieno di entusiasmo, per questo ho cambiato giudizio su di lui anche se non gli posso perdonare la sua personale interpretazione di alcuni brani di cantautori a me cari.
Sotto i portici era abbastanza buio, ma in qualche maniera ho salvato i colori sgargianti della camicia.
A proposito …. la canzone di De Gregori, da Te citata e contenuta nell'album Rimmel, si presta a varie interpretazioni, come del resto altri brani ermetici di quel cantautore che amo moltissimo. Qualcuno crede che sia dedicata a Venditti con il quale De Gregori, dopo una amicizia iniziale, ebbe qualche contrasto personale e proprio le parole da Te citate sembrano manifestare questo stato d'animo.
Un saluto speciale
Fabio

Una bella e vivida scena!

Superbe photo de cette scène. Merci de votre visite très sympathique. Nicole.

Guarda un po' che storia .
La foto è molto piacevole Fabio , grazie
Un saluto

L'ascolto della musica un po' meno, carissima Mavì ….
:-))))
Un saluto speciale
Fabio

Belle scène de rue ! ****************

Da Casablanca a Livorno sulle note di un piano.
La musica unisce come l'arte tutta; che sia una nota o un colore, un archetto o un pennello; che sia uno scatto fotografico o un quadro finito, noi percepiamo l'avvenimento e riusciamo ad ascoltare la melodia, la nostra personale melodia, in base alle sensazioni che riceviamo da ciò che ci è proposto.
La naturalezza e l'apparente serenità delle persone, ci raccontano di un momento (in un luogo, su una via, come altri mille luoghi e città) di condivisione, di feeling...di armonia.
Gli sguardi e le mani sulla tastiera. Emblematico. La fotografia è tutta qui, sul gesto, l'azione che tanto vado decantando sul dinamismo dell'immagine.
Facendo il dovuto confronto con i tuoi personaggi livornesi, degli "homeless", dei bisognosi e dei poveri, i quali sono spesso rappresentati immobili, dove nemmeno il gesto di una mano tesa è spesso visibile..., ci accorgiamo, subito, della diversità "dinamica" tra le due tipologie di esempi.
Si potrebbe obiettare che questi ragazzi sono giovani, ben vestiti, "solari"... , certo! Il particolare dello stile incide sull'approccio e sul giudizio ma non è sufficiente; esiste, realmente, la diversità compositiva nel movimento che noi avvertiamo come potremmo avvertire la musica.
La fotografia si muove!! E' viva!
P.S. Sul discorso della Coca Cola ad un commento ad una mia esortazione, ti posso dire, senza ombra di dubbio ne di smentita, che non avresti un gran successo con un vecchietto dal quale vorresti sapere la sua storia e, quindi fotografarlo durante il suoi ricordi. VAI CON DEL SANGIOVESE O DEL CHIANTI ... E NON LESINARE SUI BICCHIERI!!
Non mi sono dimenticato della promessa di inviarti "i miei vecchietti" ma, come detto, sono stampe decisamente grandi e lo scanner A3 (così come il plotter) che avevo l'ho venduto per mancanza di posto... Dovrai pazientare.
Ciao Gianni

Il Tuo commento è, come al solito, pieno di stimolanti riflessioni, caro Gianni, ma questa volta mi sento di dissentire su un aspetto. Faccio una doverosa premessa: si tratta di discutere su come interpretare la fotografia o, almeno, la fotografia di certi soggetti, e qui abbiamo per dibattere un semplice fotoamatore (ovviamente io …) ed un fotografo evoluto ed esperto, che l'altro può solamente seguire alla fatidica distanza dei "milibus trecentis".
Detto questo, vorrei soffermarmi su come io vedo ed interpreto i cd. homeless, sulla loro presunta immobilità che tu mi fai notare. Queste persone, a mio giudizio, non solo hanno completamente sceso la scala sociale trovandosi in uno stato di assoluta necessità, ma sono accumunati da un dato psicologico: la disperazione, il senso di non ritorno. Facci caso, molti di essi, oltre di problemi materiali, soffrono anche di serie tare psicologiche; in realtà non reagiscono, non lottano più per un improbabile riscatto. Per questo li vediamo spesso tristemente seduti, per terra o su una panchina, a volte perfino incapaci di tendere la mano, chiusi nel loro mondo completamente incomunicante con il nostro. E' vero, a volte si agitano, urlano, ma spesso è l'effetto dell'alcool o di altre sostanze.
Ovviamente, e qui amplio l'ambito di discussione, l'aspetto dinamico è fondamentale quando si fotografa le persone, in generale. Il semplice movimento racconta più di tanti particolari e nobilita l'armonia compositiva della foto. In questo caso, parlo della foto del musicista, il gesto delle mani alla tastiera e anche quello di intesa con l'amico mi hanno fatto preferire questo scatto agli altri.
Ma, visto che siamo in ballo …. balliamo ! Quella sulla coca cola era una mia banalissima battuta, mi rendo conto che così non avrei alcuna chance per entrare in confidenza con gli avventori. Non ti arrabbiare adesso, caro Gianni, se ti dico che, se entrassi in una vera osteria, mi sentirei male dopo poco tempo; non solo sono astemio, ma solo l'odore dell'alcool mi dà fastidio, è sempre stato così sin da bambino, mio nonno frequentava le osterie ma se mi voleva vedere doveva uscire fuori.
Spero mi perdonerai per il finale ma, in un ristorante, ci possiamo almeno vedere !
Un caro saluto
Fabio

Caro Fabio perche dovrei essere arrabbiato o arrabbiarmi? Ti confesso, umanamente parlando, che non ho mai riso cosi tanto, negli ultimi tempi, come stà avvenendo in questi giorni. In verità, avevo davvero bisogno di ridere.., bisogno che non viene mai meno.
La tua osservazione sugli "homeless" è giustissima ed estremamente valida; in effetti, non hanno alcuno stimolo alla dinamicità e al tendere una mano per ottenere 1 €. Senza trovare giustificazioni al mio commento di cui sopra, posso solo dirti che, visualmente, una fotografia cambia con una gestualità reale o apparente. Ho provato ad immaginare se al posto dei due ragazzi ci fossero state due povere persone, senza, ovviamente, un piano e, senza, che si guardassero... Certo, la fotografia racconta, ma gli elementi resterebbero fini a se stessi, non ci sarebbe interazione nè tra di loro nè con chi osserverebbe la foto.. Cosa molto diversa tra i due ragazzi; le mani e lo sguardo...quello che Barthes chiamava il "PUNTUS"..
Per quanto riguarda l'osteria io e te siamo davvero agli antipodi, nipote di un oste delle colline romagnole, ho passato la mia infanzia a spillare vino dalle damigiane, e prendevo anche gli scapaccioni... perche mi ubriacavo (involontariamente). CHE INGIUSTIZIA PERO'... Mi diceva mio nonno che dovevo tirare dalla canna senza berlo.. ma non era mica facile. Se tiravi piano il vino non arrivava, e se tiravi forte...beh!!! ARRIVAVA TROPPO...
Tra noi due vada per il ristorante, nelle osterie del porto ci andrò da solo e poi... ti racconterò come è andata!
Ciao Fabio, sempre sorridendo.... Gianni

Ho letto le tue risposte ai commenti .Quindi non credo che sia tu , come H Bogart a pronunciare il 'Play it once' al musicista!!!:-)
MA: in questa tua street riconosco la mia curiosità, sempre e comunque, per questi musicisti o meno che comunque suonano in un bar o per strada o comunque all'aria aperta. Anzi, tanto più strimpellano tanto più li applaudo: non so se per una forma di masochismo o per una sentita solidarietà. Più o meno la complicità che si legge nell'incrociarsi degli sguardi tra lui e l'altro giovane.
La scena ,così armoniosamente composta in tutti i suoi dettagli,ci racconta fulmineamente ed intensamente, anzi fa respirare l'atmosfera della strada livornese e di questa tranche de vie.
Un saluto speciale da Bea

Felice di sentirti dal Tuo buen retiro marchigiano, carissima Bea, ed anche di rivederti fotograficamente all'opera ! Dunque, inizialmente volevo intitolare la foto "Play it again, Sam" ma poi, approfondendo la cosa, ho scoperto che quello era il titolo del famoso film di Woody Allen, da me visto parecchie volte, mentre la frase del film Casablanca, più volte citato dal famoso comico, era un'altra. In realtà, glielo dico proprio io di suonare ancora, ovviamente con ironia, dato il livello della performance.
Ma, vedendolo da vicino, mi è scattata una molla simile alla Tua: quella della solidarietà, nel rivedermi giovane anch'io e provare a interpretare i brani dei miei cantautori preferiti.
Molti cantanti famosi hanno avuto una esperienza giovanile nel piano bar, devo dire che ci vuole un repertorio e, soprattutto, una voce adatta, non necessariamente molto estesa ma calda e confidenziale. Insomma, mi viene da pensare a Fred Bongusto, a Bruno Martino ma si sa che i tempi sono cambiati e, forse, imbarbariti. Però, ripeto, ho cancellato tutto questo vedendolo e gli ho augurato, tra me e me, buona fortuna.
Un saluto speciale e …. passo a rispondere a Gianni, mi tocca, LOL !!!
Fabio

The pianist is very enthused. The other man is a little bit amused. The photographer...? What is he feeling? ;-)

The pianist and singer was not up to the situation, dear Diane, but I apologize for being young and full of enthusiasm.
All the best
Fabio

Right outside the cafe! I hope nobody wanted a quiet drink ;-))
Your photos of everyday life are so amazing. They would look good published in a book Fabio.

All the best,
Rosa.

Here we are outside a pizza restaurant, dear Rosa !
A book of mine ? You are very kind with me !
All the best
Fabio

Superbes portraits !
Bonne journée. Amitiés

Eine seltene Szene, heutzutage, Fabio.
Aber sie kommt wieder.
Schöne Strassenszene.
Freundliche Grüße und eine gute Woche
Erich

Few spectators, dear Erich .... a timid attempt to return to the life of the past!
Warm greetings
Fabio

A fine candid shot Fabio, you have captured the moment of eye contact beautifully.

well watched street photography

Special thanks, Leo !
All the best
Fabio