Solitaria

Grazie Buonacoppi

Ovviamente il mio pensiero non era riferito a Te, carissima Amica, Tu sei sempre in sintonia con tutti noi !
Un abbraccio
Fabio

Incerto su quale fotografia portare la mia attenzione critica, se lo smettere di fumare o il papavero solitario ho scelto la seconda. Questa! Ti chiederai perchè proprio questa e non altre forse più profonde ed intense per tematica e sentimento. Perché è questa la fotografia e la frase ad essa collegata che più rappresenta la gran parte di noi; comuni mortali dalla vita quotidiana spesso monotona seppur surrogata da effimeri momenti di pseudo-convinzioni autocelebrative.
Cancella la frase tra parentesi e conferma la frase che hai riportato; sii certa delle tue parole cosi magistralmente abbinate alla fotografia. Un papavero rosso vermiglio, acuto nel tono e nel contrasto da emergere, materialmente, dall'immagine. Ecco che abbini la visione al suono della forza stessa nelle parole: solitudine, amore, libertà. Se l'immagine è una prospettiva in fuga sulla quale si stacca un fiore, nella fattispecie un semplice papavero che ha solo il pregio di un vivo colore e la disgrazia d'essere gramigna in un campo di grano, ecco che la solitudine fa di tutto per non esser sola, perchè ama la vita e in essa la libertà. Il papavero scappa venendoci incontro, forse sperando che qualcuno lo colga...forse per annusarne il profumo? Ma il papavero non profuma, non vive a lungo una volta reciso... è un fiore piccolo, in un campo di grano, appunto, fastidioso.. In altre latitudini è capace di far sognare, di calmare l'ansia, i dolori e le pene... Ma sono altre latitudini.
L'abbinamento, come sempre, è azzeccato, centrato in tutto ciò che ci vuoi dire, metaforicamente oserei dire: confessare. Mi rincresce solo una cosa, cara MAVI, perché una volta, solo una volta , per una grande fotografia, alla quale ci hai messo il cuore, l'anima, la passione, fors'anche una lacrima..., non scrivi TU? Una tua frase, le tue parole, il sudore di un pensiero... Hai il sentimento, l'emozione, e nello stesso tempo l'acutezza di capire ... quanti panni ancora ti restano da stirare.. mentre il film strappalacrime scorre nello schermo TV. Basta che non sia "L'Incompreso", perché io piango solo a pronunciarne il titolo. Ciao Gianni