12 favorites     15 comments    129 visits

See also...

QUE SEPIA QUE SEPIA


Abstract Abstract



Authorizations, license

Visible by: Everyone
All rights reserved

129 visits


ONDE E OSCILLAZIONI

ONDE E OSCILLAZIONI
Energia in movimento

Come sarebbe la realtà che ci circonda senza le onde? Difficile a dirsi, perché i nostri sensi ci tradirebbero: non potremmo vedere, né sentire. Luci, suoni e rumori sono esempi di onde e oscillazioni, uno dei fenomeni più diffusi in natura. Le onde si propagano nello spazio e permettono di trasportare energia, anche in quantità enormi, ma non materia. Le vibrazioni delle molecole d’aria producono i suoni, le oscillazioni di campi elettrici e magnetici generano le luci, le onde elastiche che si propagano in una corda o sottoterra, durante un sisma, dipendono dalle caratteristiche del mezzo oscillante. Eppure, nonostante le diversità, tutte le onde si riflettono, rifrangono, interferiscono, diffrangono, si disperdono e in alcuni casi si possono polarizzare
Translate into English

Au Cœur... diagonalhorizon, Nouchetdu38, Gabriella Siglinde, and 8 other people have particularly liked this photo


15 comments - The latest ones
 Ulrich John
Ulrich John club
Wow ! That’s great, Mavi ! Like it very much !
3 years ago.
Mavì has replied to Ulrich John club
Wow , grazie John . Un'idea per dare un senso ai miei pensieri
3 years ago.
 Jaap van 't Veen
Jaap van 't Veen club
Amazing work.
3 years ago.
Mavì has replied to Jaap van 't Veen club
Thanks Jaap
3 years ago.
 Boro
Boro
;o) Hypnotisant !!!!
3 years ago.
Mavì has replied to Boro
Ahahaha ... Siiiiii .... Per farmi dire : Bella foto ... Ahaha
Grazie
3 years ago. Edited 3 years ago.
 photosofghosts
photosofghosts club
Le onde, che sembrano diramarsi da quel ripetitore (Un faro ?) assumono, nella parte inferiore, una vaga rassomiglianza a delle impronte digitali, una sorta di codice genetico che è anche la Tua firma.
A me piace la Tua dissertazione, mi piace soltanto aggiungere che, certe volte, anche i nostri sentimenti possono essere percepiti come onde o vibrazioni; può capitare, a stretto contatto con una persona, di avvertire il suo stato d'animo, la predisposizione nei nostri confronti. Ovviamente, più che di fisica, è questione di umana sensibilità.
Un saluto affettuoso che …. spero sia percepito !
Fabio
3 years ago.
Mavì has replied to photosofghosts club
Si, carissimo, proprio un faro, Che come sicuramente sai , ha il bellissimo significato di guida e lo associo a tutti voi . Volendo porre in luce il concetto ho ideato quelle onde. Dunque il tuo concetto è perfetto.
Percepisco, percepisco .... E ricambio con altrettanto affetto
3 years ago.
 aNNa schramm
aNNa schramm club
Wow, che grande idea - un faro che diffonde le vibrazioni della luce o del suono attraverso l'aria - ci viene in mente - ci tocca - penetra nelle nostre menti - ci eccita.
La musica ne fa parte. Ma la tua foto mi raggiunge anche con queste onde e mi rende stupito e curioso - è come un saluto - parole che non vengono dette e arrivano ancora. La visualizzazione di un pensiero trasferita in una foto. Suoni che non puoi vedere, ma puoi sentire ...
Un saluto speciale rispedisco allo stesso modo
aNNa*
3 years ago.
Mavì has replied to aNNa schramm club
Grazie Anna . Ho letto che queste onde sono state menzionate nel tuo commento a me diretto su una tua foto. Dunque non ho dubbi .
E grazie anche per tutti i " consigli " che mi lasci .
Buon fine settimana cara
3 years ago.
 AntenoreMalatesta
AntenoreMalatesta
Ho aspettato, come sempre mi piace fare; si ha la fortuna di leggere i pensieri di altri senza esporsi, quando un qualcosa da commentare non riesce a trasmettermi emozioni. Aspetto, leggo, percepisco cose, forse, non valutate per poi, alla fine, trovare solo la fredda questione di una una parte tecnica: la lente di Fresnel.
E' la classica lente dei fari; sagomata, dentellata..., in pratica una serie concentrica di prismi capaci di orientare il fascio di luce linearmente con la minor dispersione possibile. Queste lenti le troviamo ovunque, dalle nostre macchine fotografiche, ai fari delle auto, alle centrali termiche solari (quelle di Rubbia , per interderci). Insomma fu una grande invenzione tecnica...
Forse, è stato proprio per questa mera questione meccanica che non ho trovato una valida argomentazione per un commento che so, essere da più parti atteso (mi si perdoni l'apparente immodestia, ma è una reale constatazione). Mi perdoni Mavi, autrice di questo lavoro, che sà bene che se qualcosa non mi "piace" non riesco a commentare.
Ho provato, in questi giorni, a cercare un senso; dalla psicologia, alla "proiezione sensoriale", al valore dell'Io che un centro vitale (il faro, metafora dell'esistenza individuale), trasmette all'universo, comunque circoscritto, che attorno a noi ci appartiene..., Nessun argomento, seppur partito o generato con buoni propositi, ha avuto un valido proseguo oltre l'iniziale introduzione argomentale.
Mi dispiace per le aspettative profuse dai miei precedenti interventi ma, "così è se vi pare", scrisse Pirandello. Proprio non riesco...
Io, ho bisogno di "soffrire", vivendo l'immagine che "vive" davanti ai miei occhi. Deve agire, essere protagonista di un avvenimento, di un'azione che produce qualcosa, in me ...MA, SOPRATTUTTO, IN CHI HA SCATTATO LA FOTOGRAFIA. (o eseguito il quadro...).
Si diventa, così, un tutt'uno con l'autore, quasi complici, anzi realmente complici; partecipi e protagonisti.
Anche in un paesaggio, un banale paesaggio, un ameno tramonto sul mare... assume un valore nel momento in cui, io spettatore, sono li dietro l'oculare della macchina fotografica. Certo! Non ci sono materialmente, MA CHI PUO' DARMI QUESTA IMMENSA CAPACITA' PERSUASIVA se non la "forza" espressiva dell'autore dello scatto?
Proviamo a pensare a quanti tramonti vediamo, o colline, o montagne e per quante, di queste immagini, restiamo meravigliati senza essercene dimenticati 5 minuti dopo? Poche! Molto poche!
L'esempio del tramonto o del paesaggio è l'estremizzazione della banalità o, senza sminuire la paesaggistica, è la ovvietà quotidiana alla quale, chiunque di noi può attingere con, più o meno, capacità ...; ecco che allora la "genialità" esalta ciò che altrimenti si sarebbe perso nel marasma della moltitudine. La pecora nera nel gregge bianco la vedi subito, molto meno la grigia.
E allora, che sia stata la lente di Fresnel a fuorviarmi? O, forse, Mavi, l'ipnotico moto circolare che tutto confonde senza nulla dire? Fatto sta che un reale commento non c'è se non un'osservazione, o una chiacchierata a ruota libera, sul concetto di enfasi, empatia ed emozione.
So, e ne sono certo, che ben altro sei in grado di proporre e porgerci su un vassoio d'argento...Aspetteremo tutti...senza che tu debba sentirti obbligata a produrre necessariamente; lascia che sia LA TUA EMOZIONE A SCATTARE AL MOMENTO GIUSTO...e non l'obbligo.
Non me ne vogliano gli amici di IP se non riesco a commentare anche per Voi tutti; come vedete i miei commenti impegnano non poco e il tempo è sempre rubato a qualcos'altro da fare con scadenze prefissate. La mia attenzione è caduta su Mavi semplicemente perche le sue fotografie rientrano nella mia ottica di pensiero per un'insieme di motivazioni. Sono certo che saprete perdonarmi, promettendomi di visitare le Vs pagine appena mi sarà possibile.
Ciao, Gianni
3 years ago.
Mavì has replied to AntenoreMalatesta
Rispondo alla prima parte del tuo commento dicendoti che "Io so" e infatti ero certa che la foto non ti fosse piaciuta . Dunque ti ringrazio per aver comunque pensato di commentarla, sì perché mi può dispiacere che non abbia incontrato il tuo favore , ma certamente non che tu me l'abbia detto .
Ora devo lasciare , ma tornerò
3 years ago.
 Annemarie
Annemarie club
interessante lavoro
Ciao e grazie per il passaggio
3 years ago.
Mavì has replied to Annemarie club
Grazie a te Annemarie .
Buona nuova settimana
3 years ago.
 Au Cœur... diagonalhorizon
Au Cœur... diagonalh… club
I like that a lot !
3 years ago.

Sign-in to write a comment.