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Nuvole ....

Nuvole ....
Per la teologia, solo ciò che è sacro è vero, per la filosofia solo ciò che è vero è sacro
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11 comments - The latest ones
 Giorgio Bree
Giorgio Bree
Ludwig Feuerbach
3 years ago.
aNNa schramm club has replied to Giorgio Bree
Der Religion ist nur das Heilige wahr,
der Philosophie nur das Wahre heilig.
Ludwig Feuerbach
3 years ago. Edited 3 years ago.
 Boro
Boro
;o) Superbe **************
3 years ago.
 Jaap van 't Veen
Jaap van 't Veen club
Wonderful composition !!
3 years ago.
 AntenoreMalatesta
AntenoreMalatesta
Ahi!!!
Qui alzo bandiera bianca. La filosofia non è il mio pane, io sono un tecnico e carente di cultura classica e umanistica; ho le conoscenze elementari alle quali posso aggiungere i miei personali pensieri, che contano fino ad un certo punto, e qualcosa di inerente all'arte e alla fotografia come concetti di estetica, creatività e riproduzione, sempre in chiave filosofica.
Hai esposto una bella tematica, oltreché un'interessante fotografia; senza temere strali azzarderò un'analisi quanto più adeguata e concreta alla citazione, che so essere (grazie a Giorgio Bree), di Feuerbach che, onestamente, conosco solo il pittore come neoclassicista ottocentesco.
La fotografia, estremamente essenziale, elementare negli elementi esposti, ha, nel suo minimalismo, la forza del pensiero filosofico da te sapientemente riportato. Ci pone nel dubbio esistenziale "dell'essere e del dopo". Domande antiche quanto l'uomo sono ormai radicalizzate nella nostra genetica: l'essenza e la morte; nasciamo sapendo di dover cessare... e allora perche esistiamo?
Non esiste una vera risposta; i grandi filosofi hanno espresso i loro saggi e acuti pensieri, da Platone ad Aristotele, ai grandi teologi cristiani, Sant'Agostino, Tommaso d'Aquino e altri di altre religioni, fino ad arrivare ad oggi, si sono sempre bloccati davanti ad una verità. La verità assoluta della morte; nessuno è potuto tornare indietro e dirci, effettivamente, come stanno le cose.
Nel momento in cui l'uomo si pose una domanda..., in quel momento nacque il pensiero e con esso la filosofia e, quindi, la religione. La prima cerca il razionale in noi e nella natura; la seconda nasce da chi non trova il razionale e si identifica nel soprannaturale, dapprima negli elementi della natura stessa, animismo presente ma pur sempre lontano, per poi evolversi, creando deità con figure sempre più antropomorfe, più vicine e presenti.... ma, ancora non basta. La spiritualità impone un credo e questo bisogna crearlo anche se non c'è. Il dogma.
Il dogma come "extrema ratio" di una spiritualità altrimenti labile: CREDI O NON CREDI.. Se credi accetti a priori ogni decisione imposta dall' "alto" attraverso i suoi "rappresentanti".
Qui, l'evoluzione delle religioni come strumento di governo e regolazione dei popoli. Le antiche società arcaiche, non più nomadi ma ormai stanziali, avevano bisogno di capi, di regole, di governo, di imposizioni... Cosa, allora, è meglio di un governo teocratico? Dove si mischiano fede e laicismo; l'uno ha bisogno dell'altro per sopravvivere. Gli esempi delle grandi civiltà mesopotamiche, certamente progenitrici di altre culture altamente evolute, hanno avuto il loro sviluppo a quella matrice religiosa e al contempo burocratica altrimenti non in grado di governare masse di popoli ed etnie diverse. Lo stesso è avvenuto con gli egizi, più o meno nelle stesse epoche ed entrambe su un grande fiume.
Il concetto del tutto è dare un senso alla morte. Perchè si muore? Vivere per 60/70/80 anni quando la terra ha 4 miliardi e mezzo di anni... non è ridicolo? Eppure la storia e questa, ci sono fiori e farfalle che vivono un giorno solo, insetti che si cibano del partner dopo la copula, la vita è piena di apparenti anacronismi ma, guarda caso, tutto è governato da un orologio dal quale non si scappa...
E l'uomo ha bisogno di credere.
La fotografia è, quindi, l'insieme di questi concetti in una rappresentazione iconica , emblematica e chiara. Il campanile, solitario, proteso verso il cielo profondo, è li a cercare il senso della sua costruzione: elevarsi verso... l'ignoto?, il divino? O semplicemente fungere da parafulmine? Cosa c'è oltre quelle nubi sempre più grevi, quasi minacciose, che sembrano arrivare..non andare, portatrici di chissà quale sventura?
Questa è la religione, ma per il filosofo è l'essenza dell'uomo, della sua capacità di fare e costruire, occhio! Non mero materialismo ma, bensì, capace di costruire qualcosa di vero, pratico e reale a vantaggio di chi, invece, crede solo!
Ammetto di aver fatto una bella fatica, ma di essermi anche divertito... Chissà se ho detto sciocchezze o sono stato sul giusto binario di una conversazione, certamente non ad alti livelli ma, almeno, piacevole.
Un ciao postferragostiano, Gianni
3 years ago.
Mavì has replied to AntenoreMalatesta
Non ho mai nascosto di ignorare tantissimo , non ho cultura sufficiente per controbattere alcunché. Solitamente mi faccio aiutare da chi ha idee precise (individuali) e mi aggancio a ciò che loro hanno detto e che mi sembra corrisponda al mio pensiero primario . Vivo la fede in continuo contrasto e davvero mi piacerebbe risolvere le mie questioni direttamente con l'interessato, poi leggo che la filosofia dice che l'interessato sono io , siamo noi . E a questo punto vado in confusione. Non sarebbe più facile dare la colpa di tutto a qualcuno che non sia "io? E allora comprendo o penso di comprendere , il motivo per cui esiste la religione.
La morte ... mah .... quanto mi scoccia morire, non vedere più, in primis, la mia famiglia... Le mie nuvole ... Tutto quello che per me ha il sapore di SACRO ..... Ma poi penso : vedrei tutto allo stesso modo se fossimo immortali ? Chissà, non ci è stata data scelta, a meno che non vogliamo credere che sia colpa (odio questa parola) di Adamo ed Eva.
Bene , ho finito di scrivere in modo sconclusionato e ti saluto con affetto
3 years ago.
AntenoreMalatesta has replied to Mavì
Confidenze sui nostri livelli culturali? Una confessione a discolpa di nostri eventuali commenti e/o pensieri non troppo accademici o, forse, troppo personali al punto da essere intesi come mero sollazzo dialettico? Noto, invece, il bisogno di parlare, di essere protagonisti su questioni che ci appartengono, se non altro nei dubbi esistenziali più o meno importanti, più o meno sentiti. Traspare, quindi, l'ulteriore bisogno della condivisione di idee, del riscontro su tematiche impegnative, profonde, che generazioni di studiosi, teologi e pensatori/filosofi hanno passato il loro tempo a "interpretare il senso della vita" senza, comunque, giungerne a capo. Certo! Il concetto della materialità esistenziale cartesiana: "..penso, quindi esisto...", è un pilastro fondamentale dell'esistenza umana, ma poi? Mi sono sempre chiesto, da profano, se sia stato necessario scrivere un trattato su un assioma cosi ovvio e lapalissiano... Ecco che da tecnico io vedo la praticità, il materiale che tu MAVI, come fotografa, mi proponi ed io valuto ed analizzo ... non è su un qualcosa di astratto che, probabilmente avrà anche un fondamento, se non altro nel pensiero e nella dialettica accademica, ma che, all'atto pratico, sono solo parole. Si; apre la mente alla ragione e al pensiero, ma, mi chiedo, c'è ragione nel credere in Dio? (o in qualsiasi altra divinità?). L'analisi, quindi di una fotografia è oggettiva, reale e pratica; chiunque può esprimere un giudizio su un qualcosa che c'è, esiste, lo vedo!!!
Risolvere le questioni umane direttamente con "l'interessato" è il sogno dell'umanità intera (da qui capisci il perchè delle immagini antropomorfe che, sia i pagani che, soprattutto, il cristianesimo, hanno sfruttato a man bassa, al punto da chiedermi se anche la gran miriade di santi presenti nel nostro calendario non siano, in effetti, la rappresentazione moderna delle divinità pagane per ogni cosa: i Lari della casa.., solo per citarne una tipologia (il nostro mondo contadino, aveva,e ha ancora, santini di Sant'Antonio Abate nelle stalle, la Madonna in camera da letto, l'edicola votiva del santo patrono nei campi, ecc..). Dov'è la differenza?
In effetti la filosofia che, come scritto, cerca il razionale, pone l'uomo al centro dell'universo come identità unica, frutto di una evoluzione della materia che ancora prosegue. Ciò che ci chiediamo, a questo punto, è: "l'uomo è affidale?" ... "e se esistesse, sopra l'uomo, l'entità generatrice, padre e madre di tutte le cose visibili e non visibili al quale, per ragioni a questo punto ovvie, rivolgersi?".
Andare nel "pallone" o confusione è logico e lecito; la civiltà occidentale è cresciuta con una educazione impostata in un certo modo, estremamente rigida e codificata, con l'ausilio, dove maggiormente era labile e carente, dei dogmi. Parola magica che risolve ogni problema di lecito dubbio; se credi sei un nostro affiliato e hai diritto alla vita eterna... E il povero boscimano della regione più sperduta del Botswana, o l'indios dell'ultimo fiume inesplorato dell'Amazzonia che non hanno mai visto un missionario, nè sanno cosa sia una croce, sono condannati in eterno a non "vedere Dio?".
Tu pensa, cara MAVI, che una risposta a questa domanda, da parte della chiesa, è praticamente recente; Papa Francesco, nel 2016, in un Angelus disse: "Se non ci fosse il riferimento al Paradiso e alla Vita Eterna, il cristianesimo si ridurrebbe ad un etica, ad una filosofia di vita...". Per il cristiano.., ma per chi non lo è, o non ha avuto o conosciuto il cristianesimo, non c'è niente?
Ragionando da umani, il tuo dubbio se vedere o no, in eterno, allo stesso modo le cose che in vita hanno avuto un valore per te, mi verrebbe da dirti che, alla lunga, diventerebbe un tormento... Non per cattiveria, ma per fantasia, varietà, creatività; insomma, come umani è improbabile, come spirito.....FATICO ANCORA A CREDERCI.
Ho visto che hai pubblicato una nuova foto, domani sarò alquanto impegnato, ma appena avrò del tempo stai pur certa che scriverò qualcosa.
Ciao, Gianni
3 years ago. Edited 3 years ago.
 Ulrich John
Ulrich John club
That’s great, Mavi !
3 years ago.
 aNNa schramm
aNNa schramm club
**************
3 years ago.
 Mavì
Mavì
Grazie agli amici Giorgio, Boro,, Jaap, John e Anna.
3 years ago.
 photosofghosts
photosofghosts club
La foto descrive il suggestivo incontro - scontro di due forze, da una parte le nuvole basse che sembrano avviluppare il campanile, dall'altra la rigidità del campanile stesso, che sembra imperturbabile nel suo sforzo di volere sfiorare il cielo.
Uno scatto suggestivo, io qui più che di sacro e reale, parlerei di sogno e di realtà, di trasfigurazione potente che solo una foto, una bella foto come questa, può dare.
Un saluto speciale
Fabio
3 years ago.

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