Acqua di Riccione
Dono .
Strada coperta
Alla Cavallerizza ......
@____@
Qui non si sente il mare
Nuvole ....
Come croci
Un'altra storia
Splendi ...
Arriva l'autunno
Panchina
Bambini
Foglie sospese ...
Strada
Al riparo ...
Aria, Terra, Acqua ......
Ombre vive ...
In attesa ....
Ritorno alle origini
Cascata ....
Scale ....
Più di un frutto ....
Astratto..
VISIONI
OMBRA
ONDE E OSCILLAZIONI
Tempo che va ...
( È dritto ... credetemi)
Attimi
Un dolce cuore .
Ciao, oscurità, vecchia amica sono qui per parlart…
Pronti .... Via
Per chi hai perso la testa, amico mio ....
L'acqua è preziosa ....
Accarezzar le nuvole .....
La fatica ...
Barche
Li-bel-Lu-la
Su un passaggio ....
Io non so ..
Solitaria
Colpo di sole ....
Corona senza virus ...
See also...
I LOVE IT ! ★ J'AIME CELA ! ★ DAS LIEBE ICH ! ★ MI PIACE MOLTO !
I LOVE IT ! ★ J'AIME CELA ! ★ DAS LIEBE ICH ! ★ MI PIACE MOLTO !
Authorizations, license
-
Visible by: Everyone -
All rights reserved
-
172 visits
............
Il mio maestro mi insegnò com'è difficile trovare l'alba dentro l'imbrunire ...
Translate into English
Lebojo, Billathon, , Jocelyne Villoing and 9 other people have particularly liked this photo
- Keyboard shortcuts:
Jump to top
RSS feed- Latest comments - Subscribe to the comment feeds of this photo
- ipernity © 2007-2024
- Help & Contact
|
Club news
|
About ipernity
|
History |
ipernity Club & Prices |
Guide of good conduct
Donate | Group guidelines | Privacy policy | Terms of use | Statutes | In memoria -
Facebook
Twitter
Mavì has replied to BoroMavì has replied to Gabriella Siglinde clubMavì has replied to Giorgio BreeMavì has replied to Ulrich John clubD'acchito io vedo una prigione, un muro che separa il mondo; la vita dall'oblio. La luce accesa potrebbe ben essere la speranza ma, non si capisce per chi, dal momento che la luce è esterna ad illuminare cosa? E' una fotografia molto triste, molto più riflessiva di tante altre tue; una fotografia che NON MI FA STAR BENE...mi disturba, mi angoscia. Guardo e riguardo quella parete con finestre rade e serrate da inferriate, la luce esile quasi scompare...Penso ad una motivazione e ad un senso ma, non trovo altro che un freddo senso di disagio.
La fuga, il fuggire, scappare, correre lontano... Ecco! ho trovato!
Ma qui, si apre un'altra realtà ed altre domande; da cosa scappare e per trovare cosa? La "nebbia" che tutto avvolge ovatta, ulteriormente, quella vita esterna, quel sogno di libertà oltre quelle inferriate di finestre chiuse... e allora? Aiutami a capire oltre agli asterischi del titolo, emblematici nel loro anonimo silenzio e alla citazione di Battiato, il senso enormemente profondo di questa tua immagine...
Io sono e resto per una mostra! Devi esporre con foto reali; una galleria nella quale mostrare i tuoi lavori, una presentazione ufficiale per un qualcosa che ci accompagni, noi spettatori, in un viaggio interiore che ne comprende, a sua volta, altri sempre più introspettivi. Ti invito a pensarci.
Un ciao dalla calura afosa di una strana estate; dalla finestra aperta giunge l'abbaiare di un cane in lontananza.., una macchina che va... e niente altro. La meraviglia del mio silenzio; tra poco, in un libro, cercherò la mia ulteriore quiete interiore, per poi, una volta ultimato, riporlo nel suo posto con una carezza sul dorso, quasi fosse un vecchio compagno d'avventure che mi ha appena parlato dei suoi ricordi...
Ciao, Gianni
Mavì has replied to AntenoreMalatestaPerché la amo ? Intanto perché la trovo molto bella , nell'atmosfera principalmente . Adoro essere riuscita a fermare così bene quella luce centrale . Mi spiace abbia causato angoscia . La trovo melanconica , questo sì , come spesso mi succede d'essere , ma sempre alla ricerca di una luce che mi dia sicurezza .
Comunque non si tratta di prigioni, ma di un castello ... Anche un castello può essere prigione ? Ci sta (sorrido) .
Grazie Gianni
AntenoreMalatesta has replied to MavìNon ho detto che la foto non sia stilisticamente interessante (e quindi piacevole, per non usare l'aggettivo bella, che sai, non uso d'abitudine) ma che, nella sua scenografica composizione, trasmette un qualcosa che non dà serenità. Leggendo il tuo intervento colgo l'essenza che, in realtà, non mi è mai sfuggita, come il riferimento alla luce, alla sicurezza e, quindi, alla certezza; quasi che tu facessi il verso o la parodia alla frase di Lorenzo de Medici (altri dicono Macchiavelli): "Quant'è bella giovinezza, che si fugge tuttavia chi vuol esser lieto sia: del doman non v'è certezza..." . Una forza incredibile di parole, un senso della vita certamente poco spirituale, ma terribilmente e materialmente veritiero.
Il riferimento alla prigione è dato dal vuoto, pressochè assoluto, del nulla. La nebbia, tre sporadiche e rade finestre con inferriate..., una flebile luce e, intorno, il niente; come niente offre un "FINE PENA MAI"...
Che sia un castello o una prigione o un semplice condominio popolare, poco cambia.
Quante volte ci imbattiamo in "casermoni" orribili per stile e urbanistica, non sono, forse, prigioni anch'essi? Quanti castelli, in Italia, sono ancora carceri di massima sicurezza? Fossombrone, Volterra, Porto Azzurro.., solo per citarne alcuni attualmente operativi... Al di là della tipologia del manufatto, resta l'isolamento e la solitudine; il fio da espiare..., la colpa.
I castelli erano, comunque, prigioni se le storie e le ricche leggende narrano di fanciulle, principesse, regine, orribilmente punite per supposti reati, tradimenti, congiure e complotti o solo...per aver rifiutato un matrimonio d'interesse o una monastica clausura.
Il castello, che per il villico era il massimo della ricchezza del tempo, era, altresi, il luogo dei tormenti feroci, delle punizioni severe. Penso, ora, al Castello di San Leo e alla morte di Cagliostro: murato vivo per 4 anni..,4 mesi e 4 giorni.., poi morì!
Ciao, e..al prossimo commento. Gianni
Mavì has replied to Laura PerinelliPer quello che riguarda questo periodo devo darti ragione : ci ha lasciato una certa inquietudine . Mah , sarà l'età .
Ti abbraccio
E' un peccato, in realtà. Ma forse è stato meglio così.
Perché anch'io sento questa immagine nella sua luminosità irradiante come opprimente. Strano in realtà, perché le cose oscure di solito sono chiamate opprimenti. E la vedevo anche come una prigione. Questo è sicuramente dovuto alle finestre sbarrate, e si sono viste così tante immagini di tali prigioni, muri bianchi spogli e finestre sbarrate ...
Ma ora ho letto tutti i commenti e so che questo quadro vi piace molto, e che è un castello. Ma come diceva Giovanni, potrebbe anche essere come una prigione.
Ma ora non voglio riflettere ulteriormente sulle cose "oscure".
Mi piace questa luce diffusa e brillante della lanterna e come l'edificio scompare sullo sfondo. Come tutto svanisce in realtà...
Auguri aNNa*
Tradotto con www.deepl.com/Translator (versione gratuita)
Mavì has replied to aNNa schramm clubUn caro saluto Anna
Un saluto speciale
Fabio
Mavì has replied to photosofghosts clubDi questo mi scuso , ma così son fatta .
In merito alla foto : ricordi su Libero la foto della barca che affonda in Homepage ? Io che ti dicevo che mi metteva ansia e tu a dirmi che no , per te non era così ? Ecco , ora succede l'inverso.
Ma capisco che la dissolvenza , la nebbia , quelle grate .... Possano risultare poco rassicuranti a chi non era lì a fare lo scatto . Per me è stato diverso . Ma la frase di Battiato è sensibilmente vera e voi me lo confermate.
Un grande abbraccio
Sign-in to write a comment.