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Sicuramente è una signora.
Mi pare di averla già vista nelle tue foto.
Una, come dicono gli americani, una Bag Lady.
Ma lei non gira con il carrello con i suoi 'averi'.
Se ne frega: ed è un atto d'amore il mio verso di lei.
Capelli bianchi, viso devastato dalle intemperie, e e dalla vita in strada, eppure memore di un suo carattere orgoglioso e indipendente: chissà che storia si porta su quelle spalle ricoperte da un pelliccetta sintetica, recuperata chissà dove. E, mi sembra, una sigaretta, il che me la fa sentire assolutamente più vicina .Credo.
Qui a Padova ne ho conosciute donne come lei.
La Gina : terribile carattere, devo dire. Ma avevo un senso di grande rispetto ed ammirazione per lei.
Anche se sapevo che non si faceva avvicinare, o forse proprio per questo.
Devastata , rifiutava di essere accompagnata in un centro sociale per essere lavata e risistemata e curata. Non chiedeva carità.
Stava in stazione. Mi ricordo le unghie, dipinte, screpolate di rosso, su quelle mani nere e rugose.
Passando con mio figlio, allora piccolo, io andai oltre, conoscendola bene !!!!
Ma,lui scoppiò a piangere, chiedendomi di dare qualcosa. a quella signora, sola e povera.
Io , allora, pur sapendo quale sarebbe la sua reazione, le porsi quello che il piccolo mi aveva suggerito. . 500 Lire. Si compra da mangiare, mi diceva.
Mi insultò con parolacce che certo qui non posso ripetere :-)
Io passai oltre, consapevole che il mio piccolo ,almeno, aveva imparato a distinguere tra accattoni e veri rain -dogs.
Sai , caro Fabio, questa tua bellissima foto mi ha profondamente emozionato.
E non aggiungo altro .
Grazie.
Un saluto speciale da Bea.

Il tuo commento, a metà tra una pagina letteraria ed una esperienza di vita reale vissuta con grande sensibilità, mi ha colpito molto, carissima Bea !
Solo adesso mi viene in mente che questa signora non chiede l'elemosina, a volte è molto tranquilla e tenuta ben curata, altre volte no e si mette a gridare da sola. Ho sempre immaginato che le abbiano prescritto una cura, forse a base di psicofarmaci, e che lei la segua solo saltuariamente. Ignoro la sua storia, ma qui credo che i problemi mentali siano prevalenti su quelli economici, il tutto accentuato dal fatto di ritrovarsi soli.
Tornando alla foto, lo scatto risale ad una fase precedente della pandemia, credo fossimo in zona gialla (o rossa ?) I tavolini sullo sfondo, infatti, sono deserti, e perfino l'edicola alle sue spalle è malinconicamente chiusa. Spesso lei si sedeva là e si godeva il raro passaggio della gente.
Ognuno di noi, nel corso della vita, può avere un momento di difficoltà e determinate circostanze, tipo la solitudine, possono causare una situazione di non ritorno.
Probabilmente questo è successo a lei.
Grazie per avere capito, per averla capita
Un saluto speciale
Fabio

Impressive...

interview with a bird :)...great