Strada del Villaggio Sisma
Chiesetta di Crego 26-7-23
Colonne
Ilda e io
Antica ghiacciaia
Archi della piazza del Villaggio Sisma
Casa del Villaggio
Campanile romanico
Colonne
Moto Guzzi old style in un bar
Ilda e io al Villaggio
Vecchio ponte sull'Ovesca
Vecchia casa della zia Angelina
Torrente Ovesca
Staccionata a bordo dell'Ovesca
Legro paese dipinto - Riso amaro
Io e Ilda nei giardini del Municipio di Orta
Ristorante bar Edera in the little street
Old street
Street lamp in the old street
bike and flowers
Street lamp at the island
Garden at the island
Street lamp on the way of silence
A boat like our
Listen to the silence
With the boat around the San Giulio island
leaving Orta to the island
Sport around the San Giulio island
Isola di San Giulio
From the Assunta church to the lake
Lane with bignonia
Little street and flowers near the church
Flowers, windows, arches and terraces
Chiesa di Santa Maria Assunta
Detail of the Santa Maria Assunta's church
Palazzo della comunità o Broletto
Finestre dal Broletto
Streetlife
Tetti di Orta
Monumento a Carl Heinz Schroth
Embroidered gate
Orta vintage
Oratorio di San Rocco
Lane with nice balconies
Crodo Spa entry
Letizia
Millstone in the Spa park of Crodo
Well in the Crodo Spa park
Il Toce accanto al Parco delle Terme di Crodo
Fontana al Parco delle Terme di Crodo
Aaron alle Terme di Crodo
Parco delle Terme di Crodo
The valley seen from above the fall
That's me on the little bridge over the fall
Italian flag over the fall
Chiesetta sopra la Cascata del Toce
Cascata del Toce -Vetrata nella chiesetta
Stele della tappa Canelli-Cascata del Toce dell'86…
cows near the lake Morasco
The dam of Morasco, the wall
Service bridge
lake Morasco
Riale view from the Morasco dam
Parking and Riale view from the Morasco dam, in…
la Cascata
Luglio 2018 Val Formazza Cascata del Toce
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San Bartolomeo
L'edificazione della chiesa avvenne presumibilmente verso la fine del X secolo, mentre l'alto campanile, che mostra una maggiore cura nella lavorazione e nell'assemblaggio dei conci in pietra e una maggior raffinatezza dell'ornato, deve essere datato almeno a qualche decennio più tardi. Stante la sapiente tecnica costruttiva che si osserva in tutte le parti antiche dell'edificio, si può supporre che la sua realizzazione abbia visto impegnati quei Maestri comacini che improntarono con la loro opera la cifra stilistica del romanico lombardo
La prima testimonianza storica della chiesa è contenuta in un documento del 1289, ove risulta dedicata ai santi Fabiano e Sebastiano, santi invocati come protettori contro le pestilenze degli uomini e degli animali. Solo dalla metà del XIV secolo essa risulta essere dedicata a san Bartolomeo (che è il santo patrono della città di Villadossola)
Nacque come chiesa a navata unica terminante con un'abside semicircolare, con la canonica orientazione dell'abside ad est e della facciata ad ovest; ha poi subito nel tempo numerose variazioni per rispondere alle nuove esigenze liturgiche.
Nel corso del Cinquecento essa venne ampliata con l'abbattimento dei muri perimetrali e fu trasformata in chiesa a tre navate. L'antica navata unica – ora navata centrale - fu allungata di 4,50 metri (come chiaramente si evince osservando la planimetria della chiesa); su di essa fu realizzata una copertura con volte a botte. Venne poi costruita la sacrestia e ricavata una porta laterale sulla parete meridionale in prossimità della facciata (porta che vediamo oggi sormontata da portichetto con due colonnine)
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La prima testimonianza storica della chiesa è contenuta in un documento del 1289, ove risulta dedicata ai santi Fabiano e Sebastiano, santi invocati come protettori contro le pestilenze degli uomini e degli animali. Solo dalla metà del XIV secolo essa risulta essere dedicata a san Bartolomeo (che è il santo patrono della città di Villadossola)
Nacque come chiesa a navata unica terminante con un'abside semicircolare, con la canonica orientazione dell'abside ad est e della facciata ad ovest; ha poi subito nel tempo numerose variazioni per rispondere alle nuove esigenze liturgiche.
Nel corso del Cinquecento essa venne ampliata con l'abbattimento dei muri perimetrali e fu trasformata in chiesa a tre navate. L'antica navata unica – ora navata centrale - fu allungata di 4,50 metri (come chiaramente si evince osservando la planimetria della chiesa); su di essa fu realizzata una copertura con volte a botte. Venne poi costruita la sacrestia e ricavata una porta laterale sulla parete meridionale in prossimità della facciata (porta che vediamo oggi sormontata da portichetto con due colonnine)
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