A letto con Pigi - Condilomi acuminati (prima parte)
di Pigi Mazzoli
(pubblicato in "Pride", maggio 2002)

Il mio primo incontro con i condilomi avvenne 25 anni fa, mi ero innamorato a prima vista di uno splendido ragazzo di Gela. Il giorno che ci vedemmo per andare finalmente a letto ebbe l'accortezza di prepararmi. "Ho come un fiorellino, dei petali, sul glande, allo sbocco dell'uretra..." Io sobbalzai e mi allontanai di mezzo metro. Gli dissi di farsi operare (mi avevano già terrorizzato raccontandomi di quella cosa terribile!) e di tenerselo pure per il momento dentro le mutande. Non lo vidi più, mi è rimasta una sua fototessera, era tanto carino...
Da allora ho continuato a sentire storie terrorizzanti di amici che si erano ritrovati a combattere con queste cose aliene, e a vivere con loro le loro storie di operazioni senza fine, con ricoveri in ospedale, ricostruzioni di mucose anali, bruciature che non guariscono mai, di verginità anali forzatamente ritrovate. Io stesso un brutto giorno trovai una serie di puntini alla base del glande, corsi dal dermatologo che me le levò con l'elettrobisturi, non tornarono. Ma che dolore! Poi non usare il cazzo per due mesi! Poi le cicatrici che si vedevano anche dopo molto tempo, e la paura che ritornassero. Un vero inferno.
Oggi ridimensioniamo molto. Secondo il medico del Cave di via Pace 9 a Milano (che bravo!) che mi aggiorna su queste cose, i condilomi sono il contrario dell'hiv: infezione diffusissima ma non pericolosa, più che altro una questione estetica. Vi spiego: mentre l'hiv non si vede ma si sente, i condilomi si vedono, sono deturpanti ma sono un'infezione poco pericolosa. Vediamo insieme cosa sono.
Sono delle escrescenze di pelle che crescono più o meno rapidamente sulle mucose, di solito anali o sul pene, specialmente il glande, ma che possono crescere anche in bocca. Assomigliano nella forma e nella consistenza, ma non nel colore, a delle vere creste di gallo, da qui il loro secondo nome. Allo stato iniziale possono apparire come piccoli rilievi, anche uno solo, se sul glande, mentre nella zona anale possono sembrare emorroidi, o meglio una piccola emorroide può essere scambiata per un condiloma.
Una buona abitudine è quella di tenere a portata uno specchietto ed abituarsi a guardarsi l'ano (il pene ce lo guardiamo più volte al giorno...). Molti hanno orrore, più che altro di scoprire, guardandoselo, che non è più il verginale buchetto della loro fanciullezza, ma soprattutto subentra quello stesso meccanismo (meglio non sapere che scoprire cose orribili) che fa evitare a molti di fare il test dell'hiv. Come ebbi a dire più di una volta, noi vorremmo che la persona di cui ci innamoriamo fosse pura e vergine in attesa solo di noi (o vedovo inconsolabile, a seconda delle preferenze). Così pure del culetto desiderato vorremmo esssere i primi a violare quel luogo come fosse un bocciuolo di rosa da far aprire alla vita (o vorremmo essere noi a offrire un vergineo bocciuolo, a seconda dei casi). Invece consiglio di essere un po' più reali, di guardarselo spesso, di controllarselo, di andare in un centro MTS (dove hanno l'occhio esperto) appena si dovesse percepire qualche mutazione d'aspetto, o problemi di funzionalità. Come le rughe sul volto segnano il tempo che passa, così non dobbiamo pretendere che altre parti di noi restino cristallizzate alla nostra fanciullezza. Ora che ci siamo decisi a controllarci vediamo cosa sono queste creste di gallo.
Sono un'escrescenza di pelle generata da un virus. Come già detto tempo fa, questa è l'infezione a trasmissione sessuale più diffusa. Alcuni numeri: l'1% della popolazione sessualmente attiva ha la presenza di condilomi; il 14% ha la presenza del virus rilevabile con mezzi diagnostici più o meno efficaci (quindi anche lui è infetto ed infettivo); il 60% ha avuto l'infezione e potrebbe essere ancora portatore del virus (ma presumibilmente è poco infettivo); solo il 25% non è mai venuto in contatto del virus.
Come si scopre? Ovviamente, se visibili, l'occhio esperto li riconosce. Ma quel 14% infettivo che non è visibilmente portatore lo si scopre con gli esami, che possono essere sofisticati fino alla ricerca del DNA virale. Certamente i centri MTS sono i più affidabili.
La trasmissione avviene con i rapporti sessuali non protetti da preservativo, ma anche con lo sfregamento fra le parti, anche quando esiste l'infezione ma non si è espressa con la crescita dei condilomi visibili.
All'inizio vi parlavo di operazioni devastanti, qui sta la piacevole novità. Le più aggiornate metodiche di cura non prevedono più l'approccio chirugico, se non in caso di piccole e limitate escrescenze. Esiste un farmaco, un modificatore della risposta immune, che può far regredire i condilomi.
Se avete la pazienza, il mese prossimo vedremo non solo queste novità terapeutiche ma anche, ed è quasi un tormentone, di come si fa la prevenzione.


A letto con Pigi - Condilomi acuminati (seconda parte)
di Pigi Mazzoli

Continuiamo questo mese a parlare dei condilomi acuminati, detti anche creste di gallo, la più diffusa infezione trasmessa sessualmente, per scoprire insieme come si curano, e come si prevengono.

Il mese scorso vi ho parlato di operazioni devastanti, che venivano una volta eseguite per estirpare le formazioni piuttosto voluminose di condilomi. Anche perché molti, vergognandosi di andare a farsi visitare, soprattutto se presenti in zona anale, finivano per farsi visitare e curare quando ormai i loro condilomi erano tanto cresciuti da essere improcastinabile l'intervento.
Ma c'è una novità terapeutica, finalmente. Le più aggiornate metodiche di cura non prevedono più l'approccio chirugico, se non in caso di piccole e limitate escrescenze. Esiste un farmaco, un modificatore della risposta immune, che può far regredire i condilomi. Soprattutto se estesi, in modo da poter evitare quelle asportazioni chirurgiche che sono tanto invalidanti e traumatizzanti per la nostra vita sessuale. Di questo ne avevo accennato tempo fa, e molti mi hanno scritto chiedendo maggiori informazioni perché i loro medici non ne erano al corrente e continuavano a proporre solo cure chirurgiche. Per cui, contravvenendo alla regola che mi sono dato di non sostituirmi al medico facendo prescrizioni da queste pagine, vi faccio il nome del farmaco. Non perché evitiate di andare dal medico ma perché lo suggeriate voi nel caso non ne fosse a conoscenza. Si tratta di Aldara, in crema, il principio attivo è imidazochinolina. Non è mutuabile, la confezione costa circa 110 euro e sono necessarie mediamente due o tre confezioni. Nel 60/70% dei casi è risultato efficace, per cui nonostante l'alto costo vale la pena di provare prima di intervenire chirurgicamente. Bisogna anche dire che a volte i condilomi guariscono spontaneamente. E che fra laser, diatermocoagulazione, bisturi e crioterapia quelli piccoli se ne vanno con poco danno e la cicatrice guarisce in poco tempo. Ancora una volta sarà il medico esperto che ci saprà consigliare cosa è meglio fare, anche rispettando, fra più possibilità, le nostre preferenze fra un metodo e un altro.
Due note. Prima di automedicarvi ricordate che potreste aver scambiato un emorroide per un condiloma. Qui il medico vi è solo di aiuto, non vergognatevi di esporre questo problema, i centri MTS sono creati per questo, sono specializzati. E se il medico non vi ha soddisfatto, non vi ha trattato con l'attenzione che desideravate, cambiate medico. Cercatene un altro. Nessuno vi obbliga a sottostare al primo che vi càpita, anzi, la ricerca premierà i medici più sensibili e aggiornati che si costruiranno una fama fatta di passaparola fra pazienti soddisfatti.
Di come prevenirli abbiamo accennato prima. Certamente il preservativo, così come ci protegge da tante altre infezioni, abbassa notevolmente il rischio di passarsi anche quest'ennesimo agente patogeno.
Tenendo conto che a fronte di quell'1% che ha condilomi visibili esiste un 14% che sembra sano ma è infettivo (senza considerare l'altro 60% che potrebbe esserlo), l'uso del preservativo è una volta di più la scelta giusta per evitare futuri fastidi. Tenendo conto che solo circa nell'1% di quelli che si infettano il virus esprimerà dei condilomi visibili, pur restando il fatto che anche se inespressi, se ci si infetta si infetteranno i futuri amanti, difendersi da questo quasi innocuo virus è una scelta che parla della vostra maturità e responsabilità.
Esistono anche molte leggende, vorrei dire pietose, invece dico umane. A fronte di un ano in cura perciò momentaneamente non utilizzabile molti parlano di infezioni prese in palestra o in bagni pubblici. Alimentando così il terrore sulla sua contagiosità. Permettiamo queste bugie senza indagare troppo, è già un trauma farsi operare, non aggiungiamo altri traumi come domande imbarazzanti su precedenti pratiche amorose. Ma teniamone conto, quando arrivano malattie veneree vuol dire che non si è fatto sesso sicuro, per cui come è arrivato un herpes o i condilomi, così potrebbe essere arrivato anche l'hiv, che è invisibile, magari per molti anni, e che se non è diagnosticato facendo il test passa allegramente (per lui) da uno all'altro senza barriere (i preservativi!).

Ancora sifilide.
Una nota rispetto all'argomento di due mesi fa, la sifilide. I medici dei centri MTS, oltre a sottolineare l'aumento dei casi in Italia, fanno notare di come la maggior parte delle diagnosi avvenga nella fase secondaria della malattia, cioé la fase primaria, l'ulcera non dolorosa che appare nel punto di entrata dell'infezione, non viene scoperta. Perché se appare sul pene è possibile che venga notata e che questo faccia venire qualche dubbio tanto da ricorrere al test, ma se è localizzata nella zona anale o in bocca facilmente passa inosservata. E può anche succedere che il punto di entrata, e quindi l'ulcera iniziale, sia localizzata anche altrove, come ad esempio sul collo dopo un succhiotto (caso rarissimo) rendendo a volte la diagnosi ancor più difficile. Ecco la necessità per chi dovesse avere molti contatti sessuali di esserne consapevole e di controllarsi con la frequenza necessaria. Perché la sifilide la si trasmette sin dalla fase primaria.

Il mese prossimo parleremo di un'infezione virale fastidiosa e non eradicabile: l'herpes genitale. Vedremo non solo come limitare l'insorgenza delle lesioni ma anche come limitare le possibilità di contagio nel caso fossimo portatori del virus. Serve dire che con l'uso del preservativo potremo evitare anche quest'infezione?