18 luglio 2012.
A Berlino gornata libera. L'obbiettivo,anzi gli obiettivi erano: la Haus Mendelssohn in Jagerstrasse n°51, il Mendelssohn Bartholdy Park e il cimitero della Trinità dove sono sepolti Felix e Fanny. Naturalmente a piedi,almeno fino alla Jagerstrasse (dall'albergo la distanza era di circa 1,5 km.) Tanto per non perdere l'abitudine,pioveva! Inizio a camminare e rivedo la faccina di Felix che mi dà il buongiorno!


Arrivo davanti al Duomo e mi viene in mente di andare a vedere se è aperto,perchè lo volevo visitare,anche se la mia solita voce che sento dentro mi dice: -Non entrare,vai avanti!-

Niente da fare! Testarda come un mulo,mi avvicino e leggo che il Duomo apre dalle 16,00 del pomeriggio....e vabbè,ci ripasserò quando rientro. E lì commetto un errore madornale: la cartina che ho con me non è chiara e anzichè proseguire diritta per la strada che avevo imboccato all'inizio,penso di dover girare a sinistra,cioè davanti alla facciata del Duomo. Mai l'avessi fatto! Il risultato è che mi ritrovo in un dedalo di vie e viuzze i cui nomi sulla cartina non compaiono neanche,perchè evidentemente non sono abbastanza importanti. Giro di qua,giro di là...almeno trovassi il Viale Unter den Linden che era quello che avrei dovuto seguire per arrivare facilmente alla Jagerstrasse! Insomma,dopo circa un'ora e mezza di inutile girovagare,presa quasi dalla disperazione,guardo un cartello della fermata di un pullmann:-Anche se è scritto in tedesco,magari ci sarà qualche indicazione comprensibile...-mi dico. L'unica indicazione comprensibile è un numero: 23!!! Allora penso subito: -Sono sulla buona strada!- Faccio un altro paio di passi....e mi ritrovo nella Friedrichstrasse!!! Ah,che bello!!! Questa strada la conosco,nel 2009 avevamo quì il nostro albergo...ero arrivata però molto più avanti di quando l'ho percorsa per arrivare alla Leipzigerstrasse a cercare la casa di Mendelssohn nel 2009....pazienza,sono dovuta tornare indietro fino a ritrovare il viale Unter den Linden,ma ormai ero come a casa mia! Nel frattempo avevo già percorso tre chilometri o forse anche quattro...La bellezza di questa passeggiata (peccato la pioggia!) è stata conoscere angoli di Berlino tranquilli,con piccole bottegucce a misura d'uomo,uccellini che saltellavano in strada,nonostante il traffico, compresa una cornacchia con un chicco di mais nel becco che mi è passata vicinissima! Questo è il vero fascino di Berlino!!! Arrivo in Jagerstrasse alle 11,10 (ero partita dall'albergo circa alle 8,40!!!),vedo i cartelli che indicano "Haus Mendelssohn" e scopro che il Museo apre alle 12,00. Ecco perchè ho sbagliato strada,avevo tutto il tempo di girare per conoscere meglio la città,forse è questo che voleva Felix (eh eh eh!!)











Cosa fare nel frattempo? La nostra guida del giorno prima ci aveva indicato i bagni pubblici in una galleria vicinissima alla Jagerstrasse (meno male!!) e così ne approfitto per andare lì,per sedermi un pochino su una panchina all'interno della galleria e per assaporare un dolcetto fregato dalla colazione in albergo! Mi riguardo un pò di foto e finalmente verso le 12,10 ritorno in Jagerstrasse.




Entro timidamente nel portone e trovo un signore che mi indica una porta bianca a vetri. L'ingresso di questo palazzo è veramente molto signorile:c'è anche l'Ambasciata Irlandese! Questa era la Banca e anche la dimora dello zio di Felix (fratello del padre), Joseph Mendelssohn,nonchè l'unica casa museo dedicata alla famiglia Mendelssohn a Berlino,dato che la casa in Leipzigerstrasse,3 è stata (demolita o bombardata?) trasformata nella sede della Bundesrat. Entro e mi accoglie una signora molto gentile. -Ticket?- domando timidamente...-No, it's free!!!- Mi risponde. Così entro nella grande sala e vengo subito rapita da Lui.....

E' una meraviglia questo busto: sembra che ti fissi negli occhi e che ti segua dovunque con lo sguardo!!! Mi sposto dopo un pò per fare altre foto. Ci sono altre due signore ed ad un certo punto mi accorgo di impedire il passaggio a qualcuno e mi sposto ma,non potrete mai immaginare il mio stupore quando,girandomi, mi accorgo che non c'è proprio nessuno accanto a me,almeno....fisicamente parlando!!! Mi vengono i brividi.....



Sulla sinistra il crocifisso di Fanny Mendelssohn Bartholdy,sorella di Felix. Questo oggetto appare anche in un acquerello di Julius Eduard Wilhelm Helfft che riproduce la camera di Fanny in Leipzigerstrasse,3, dipinto nel 1849,cioè due anni dopo la sua morte.

E questo è Moses Mendelssohn,celebre filosofo e nonno di Felix e di Fanny.

Questo è un disegno della Jagerstrasse (n°54!!) come era alla fine del XVIII° secolo...














Nelle foto sopra: dinnuovo lo splendido busto di Felix Mendelssohn visto di profilo, il pianoforte collocato al centro del salone (era chiuso a chiave e perciò non so di che marca fosse),un disegno di Felix (sulla destra in basso sono raffigurati lui e la moglie Cécile) e l'ingresso della Haus Mendelssohn. Prima di andare via,naturalmente,ho dato un occhiata a tutti gli oggetti in vendita. Purtroppo le biografie erano tutte in tedesco,ma poi lo sguardo mi è caduto sulla cosa più bella che potessi trovare: "Schweizer Skizzenbuch",cioè il quaderno con la raccolta degli schizzi disegnati da Felix in Svizzera nel 1842!!!! Io che ho l'hobby di copiare con il programma Heliospaint e il mouse i disegni del mio adorato,non potevo davvero trovare di meglio!!! 49 euro veramente ben spesi, più una cartolina con un ritratto di Felix del 1847,che non avevo mai visto da nessun'altra parte!!! Inutile dire che me ne sono andata via a dir poco raggiante,non prima di aver mostrato alla signora (custode?) il portachiavi e il braccialetto con la scritta "FELIX" e averle confessato il mio grande amore per Lui!!!!
Fino a qualche ora prima i miei capelli erano lisci come spaghetti,ma poi,dopo aver preso tutta quella pioggia (nonostante l'ombrello) si erano quasi completamente arricciati ed ho pensato che Felix forse mi preferisce riccia come Lui!!!

Erano le 13,00 circa e stavo già meditando di mangiarmi un panino alla svelta e di rientrare in albergo a riposarmi,quando (non chiedetemi come ci sono arrivata perchè la Leipzigerstrasse non è proprio esattamente attaccata alla Jagerstrasse!) mi si è parato davanti il cartello indicante "Leipzigerstrasse"....boh!! A quel punto ho pensato che non me ne potevo andare via da Berlino senza aver fatto una capatina davanti alla ex-casa di Felix e di Fanny...

Così ho percorso altri due chilometri sempre sotto la pioggia e una volta arrivata alla Leipzigerstrasse,3 mi sono detta: -da quì al Mendelssohn Bartholdy Park non ci dev'essere una distanza enorme,almeno a giudicare da ciò che indica la cartina- E così ho continuato a camminare e nel frattempo stavo cercando anche un posto dove mettere sotto i denti qualcosa,possibilmente al riparo dalla pioggia. Fino a quando non ho visto un'insegna: "Ristorante Marinelli" e sotto "Tipica cucina italiana" . -Potrei venire quì- ho pensato -intanto voglio andare ancora avanti....-E così nel frattempo si erano fatte le 14,30 e stava incominciando a piovere più forte di prima. Allora sono tornata indietro velocemente e mi sono infilata come una furia nel "Ristorante Marinelli". -Parlate anche italiano?. ho domandato -E come no!- mi ha risposto il cameriere (lo chef?) dall'accento leggermente siculo. -Finalmente!- ho esclamato con gioia. Mi sono seduta in un tavolo e mi sono fatta portare del vino bianco (sotto suo consiglio) e degli spaghetti alla "Marinelli", e mi porta una vera montagna di spaghetti di una squisitezza indescrivibile. Ognuno dei camerieri, però, non ti sta dietro come fanno nella maggior parte dei ristoranti. Ti lasciavano mangiare, avevano l'aria un pò triste e venivano solo se li chiamavi o ti alzavi,come ho fatto io per ordinare un caffè macchiato (all'italiana!!!). Dopodichè sono entrata in grande conversazione con un altro cameriere e gli ho chiesto indicazioni su dove si trovasse il Cimitero della Trinità e su cosa dovessi fare per tornare in albergo con i mezzi pubblici. Dopo dieci secondi erano tutti mobilitati guardando la mia cartina,ma nessuno aveva la minima idea di dove fosse questo benedetto cimitero! Comunque mi sono fatta una bella chiacchierata,mi hanno detto che c'era anche un cameriere sardo,ma che arrivava più tardi (peccato!) ed erano tutti molto simpatici e la cosa più bella,sicuramente,è che stavano per i fatti loro durante il pranzo,per non essere invadenti! Quando sono andata via e ho salutato,lo stesso cameriere che mi aveva accolta all'entrata mi ha detto: Ciao,signora!- Che bellino! Un bell'uomo davvero, era palermitano. W la Sicilia,sono orgogliosa delle mie origini!!!
Pioveva sempre ma meno di prima. Avevo già percorso una cosa come sette chilometri e ne ho fatto almeno un altro per cercare il famoso cimitero,ma inutilmente. Adesso so (sempre che sia quello,dato che a Berlino pare che vi siano ben 250 cimiteri,di cui due o tre con il nome "Cimitero della Trinità"!!) che ero sulla strada giusta,ma avrei dovuto camminare minimo ancora per altri due chilometri! Se ne avessi avuto la certezza nel momento l'avrei anche fatto, ma non avendola,avevo seriamente paura di andare a finire chissà dove .- Evidentemente Felix non ci sta bene in quel cimitero...- ho pensato -o forse Lui è dovunque tranne che là, sottoterra!- Del resto Lui non amava affatto Berlino, era nato ad Amburgo anche se aveva vissuto (a Berlino) con la famiglia per molti anni,ed il comportamento ostile dei berlinesi nei suoi confronti l'aveva talmente amareggiato da fargli scegliere Lipsia come città di adozione e la scelta si rivelò veramente felice dato che i lipsiensi lo idolatravano nel vero senso della parola! -Beh,però almeno il Mendelssohn Bartholdy Park devo riuscire a trovarlo dato che dovrebbe essere quì in zona!- e infatti c'era un bel parco (a Berlino ve ne sono a centinaia,uno più bello dell'altro!) dove sono entrata almeno cinque volte e c'erano gli scivoli e le altalene per i bambini,ma era deserto per via della pioggia. Ma nessun cartello indicava di che parco si trattasse. Sono andata avanti e tornata indietro non so quante volte,mentre i piedi cominciavano seriamente a gonfiarsi e a farmi male, finchè davanti a me ho visto il cancello di un garage con scritto: 23 A...non sto scherzando! -Ci siamo!- ho pensato subito. Mi giro e vedo questo cartello:

Percorso Fanny Hensel...avevo ragione!! Lo percorro ed esclamo (non c'era nessuno,naturalmente!): -Fanny,ci sei?- in quell'esatto momento una cornacchia si mette a gracchiare...-Forse mi sbaglio...Fanny, ci sei?- e dinnuovo la cornacchia mi risponde....brividi...ritorno nel parco e vedo un piccolo bulldog che mi guarda e accenna a ringhiare,ed io: -Ho capito, è questo il parco!- lo attraverso e un altro cagnolino,un barboncino bianco,mi viene incontro abbaiando. Ed io dinnuovo:-Ok,ho capito! E' questo il Mendelssohn Bartholdy Park!- e infatti dopo pochi metri finalmente trovo questa pietra:
Che meraviglia!! Finalmente ti ho trovato, Felix!!! Il fatto è che io entravo sempre dalla parte opposta e non potevo sapere (anche se ne avevo quasi la certezza) che quello fosse il posto giusto. Così ho cercato una panchina per sedermi che non fosse troppo bagnata e proprio in quel momento è uscito il sole!!! Gli uccellini cinguettavano, c'era un meraviglioso profumo di erba e di piante e tutto era così verde perchè abbondantemente lavato dalla pioggia....l'ideale per rilassarsi...che meraviglia, che pace!!!
Adesso però mi aspettavano altri 8 chilometri di marcia per ritornare all'hotel....si erano fatte quasi le 16,00! Allora ho salutato Felix e Fanny esclamando: -Vi voglio bene!!!- e sono scoppiata a piangere,pensando che me ne dovevo andare e chissà se mai sarei potuta ritornare in questi posti meravigliosi.....
Sono rientrata in albergo distrutta (ma felice!!!) con tre calli nel piede sinistro e uno nel destro,vesciche,di tutto e i piedi tumefatti...praticamente non si distingueva più un dito dall'altro!

Prima di rientrare,però,non ho resistito alla tentazione di scattare un'ultima foto al maggior responsabile della camminata più lunga della mia vita,e cioè Lui: il Duomo di Berlino!! Eh eh!! Quanto ho pensato a Felix che percorreva a piedi le Alpi e una volta addirittura,rientrando dall'Italia (nel 1831) sotto un violentissimo temporale,passando attraverso valichi e camminando in sentieri e mulattiere,era arrivato fino alla Svizzera!!! Povero!!! E Lui non camminava certo in pianura,nè su strade asfaltate come ho fatto io! Comunque,seppur distrutta, sono orgogliosa di me stessa: una cosa è certa,sono davvero un'ottima camminatrice....quasi come Felix!!!! :-) :-) :-)