a letto con Pigi

Quanto mi ami?
di Pigi Mazzoli
(pubblicato in "Pride", luglio 2003)


Quanto si ama non dipende da quanto tempo si copula, né da quanto diventa duro. Non dobbiamo usare questi parametri per capire quanto il nostro compagno ci ama o quanto il nostro rapporto di coppia sia solido.

Spesso seguo la trasmissione di sessualità e prevenzione su MTV: "Loveline" (per fortuna che c'è qualcuno che parla di sesso e prevenzione in tv!). In parte sono interessato alle domande, spesso ingenue, dei telespettatori, ma che danno un certa visione su quella che è la conoscenza delle problematiche legate alla sessualità da parte dei giovani. Talvolta imparo cose nuove o almeno ho la conferma della validità delle cose che già so. La cosa che mi ha colpito, e turbato, molto è la ricorrente domanda rispetto al calo di desiderio che avviene col tempo all'interno della coppia. La presentatrice ha chiesto a chi telefonava da quanto tempo fossero in coppia e alla risposta che erano diversi anni ha reagito dicendo qualcosa come "è naturale che dopo qualche anno non ci sia lo stesso desiderio". L'esperto invece ricordava che è naturale che il desiderio non sia costante nel tempo e che avvengano delle fasi di variazione di intensità.
Sono due punti di vista diametralmente opposti: la coppia come rapporto in continua trasformazione o la coppia come esplosione di passione che si affievolisce col tempo trasformandosi in rapporto pacato, più profondo forse, ma dal desiderio più ovattato.

Ma lasciando stare quelle che sono le scelte più coinvolgenti della vita (coppia o sesso istintivo? possono coincidere?), altre chicche ogni tanto giungono alle mie orecchie golose. Il nostro libraio milanese, Gianni delle Foglie, che è stato anche ospite di Camila Raznovich, conduttrice della trasmissione, mi ha fatto notare che una parte inusitata delle domande poste sia dai ragazzi che dalle ragazze (e sono eterosessuali) sono sul sesso anale. La cosa non mi sconvolge, ho insegnato i miei migliori trucchi a quasi tutte le mie amiche. Resto invece affascinato dalle disquisizioni su quanto debba durare l'atto sessuale. Ho scoperto che la fase penetrativa (dall'inserimento all'orgasmo) è mediamente di 5 minuti. Io quando ho incontrato qualcuno che ci metteva solo 5 minuti, lo ho catalogato fra quelli troppo sbrigativi. Invece pare, anzi, gli esperti assicurano la correttezza del dato, che la durata canonica sia proprio di 5 minuti (la durata di un 45 giri fronte e retro? Io resto fra i 30 minuti e l'ora, come dire tra un LP e un CD). Ma capisco perché qualcuno temesse di non eccitarmi abbastanza o perché altri pensassero che fossi particolarmente insensibile nel mio lato B. L'importante è trovare qualcuno coi nostri tempi.

E ancora sto parlando come se la cosa più importante fosse la penetrazione, come se questa fosse la meta unica a cui tendere. Invece esiste una intera gamma di opzioni, dalle coccole al sesso orale, dal massaggio al sesso SM. Scopriamo tutte le vie per raggiungere il piacere e cerchiamo di non essere monotoni. Anche cambiando ogni volta compagno di giochi non si deve recitare sempre lo stesso copione. Dobbiamo avere in mente che quando andiamo a letto con qualcuno ci andiamo con tutto il corpo e con la mente e che l'erezione è solo una piccolissima parte del tutto. Ricordiamoci che abbiamo delle mani che possono accarezzare, degli occhi che possono guardare, delle cosce che possono stringere, delle labbra che possono sfiorare, un corpo che può scaldare e, soprattutto, un cervello che può funzionare, forse la parte più attraente di noi.

Se si riesce ad accettare, anzi apprezzare, il nostro corpo per intero, anche nelle sue trasformazioni inevitabili, e quello dell'altro, senza cercare assolute perfezioni, idealizzazioni innaturali, forse saremo pronti non solo ad avere rapporti più veri e profondi con gli altri ma anche ad accettare quello che fa parte inevitabilmente della vita di tutti noi, la vecchiaia. Ma anche le eventuali malattie, gli infortuni. Senza cadere in depressione alla prima avversità della vita o ai primi segnali del proprio declino fisico. E di quello altrui. Se doveste conoscere un gerontofilo approfittate per farvi raccontare la bellezza di un corpo e di una mente che hanno attraversato il tempo, resterete affascinati da quante cose vi siete persi finora inseguendo il muscolo guizzante e la pelle tonica.

A proposito di muscolo guizzante, se la prossima volta parlassimo di chiappe? Ne vedremo delle belle...