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Di buon mattino sulla Scala
La Scala dei Turchi è una falesia bianca come il latte che si erge a strapiombo sul mare che si trova a Realmonte, in provincia di Agrigento, e che sembra scolpita dalla sapiente mano di un artista, protegge alcune tra le più belle spiagge della Sicilia. È costituita da una roccia sedimentaria di natura calcarea ed argillosa, la marna, dal caratteristico colore bianco.
La Scala dei Turchi sembra sospesa tra cielo e mare, e si trova non troppo distante da Porto Empedocle. Il suo nome è legato alla leggenda secondo cui il luogo era il riparo delle navi turche i quali salivano i gradoni nella roccia per depredare i luoghi lungo la costa. La tipica forma a scalinata è dovuta al processo di erosione causato da acqua e vento.
Questa scogliera mozzafiato si erge tra spiaggette di sabbia dorata, per raggiungerle occorre passeggiare lungo la scala naturale di pietra calcarea, dall'alto della sua sommità il panorama è bellissimo, abbraccia tutta la costa di Agrigento fino a Capo Rossello.
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Castelmezzano
Castelmezzano è un comune della provincia di Potenza in Basilicata. Il suo territorio, assieme a quello dei comuni vicini Pietrapertosa, Accettura, Calciano e Oliveto Lucano, forma il Parco delle Dolomiti Lucane. Fa parte del circuito de "I borghi più belli d'Italia".
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Veduta d'Angelo
Veduta dalla Cima dell'Angelo Grande.
L'Angelo Grande (Hohe Angelusspitze in tedesco) è una montagna delle Alpi Retiche meridionali alta 3521 m s.l.m.
Il corpo montuoso dell'Angelo Grande si erge ad est di Solda, nel Parco nazionale dello Stelvio. Il corpo montuoso presenta una pineta alla base e pascoli nella parte alta. Nella vallata che si apre a nord è situato il Rifugio Serristori, punto di appoggio per la risalita. Verso la cima sono visibili numerose formazioni di ardesia e di quarzi.
Dalla cima si gode di un bel panorama sul gruppo Ortles-Cevedale e sui numerosi ghiacciai circostanti.
Da sinistra si vedono alcune delle 13 Cime poi centralmente in primo piano la cima della Vertana (3545 mt) con subito dietro il Monte Zebrù (3735 mt) a sinistra della Vertana il mitico Gran Zebrù (3861 mt) e a destra l'imponente cima dell'Ortles (3905 mt).
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05 Nov 2018
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The Virgin Bird. Sterna bianca (Gygis alba)
La sterna bianca (Gygis alba), è un uccello della famiglia dei Laridae. È l'unica specie del genere Gygis.
Questa sterna vive in Oceania, dalle Hawaii alla Nuova Zelanda; lungo le coste cinesi e vietnamite, in Indonesia, India, sulle isole dell'Oceano Indiano, in Sudafrica, Brasile, Cile e Colombia. Raramente la si incontra anche in Giappone, Madagascar, Messico e su alcune isole dell'Oceano Atlantico. È un uccello pelagico ed epipelagico, vive lungo le coste e durante il periodo di riproduzione si sposta in zone alberate.
Una particolarità, non fanno nidi e covano un uovo solo deposto tra i rami degli alberi, è veramente interessante vedere come la sterna bianca cova l’uovo in bilico tra i rami, quasi in battaglia con la fisica.
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La Specola di Padova
La Specola è uno dei simboli più rappresentativi della città di Padova e della sua storia: l'alta torre ricorda infatti la tirannia di Ezzelino III da Romano che nel 1242 aveva edificato un castello con due torri di cui la maggiore, come narrano le cronache del tempo, era il luogo in cui il tiranno teneva rinchiusi e torturava i suoi prigionieri.
I successivi signori di Padova, i Carrara, nel 1374 costruirono un nuovo castello-fortificazione sui resti del vecchio come baluardo difensivo e splendido edificio decorato all'interno e all'esterno.
Il 21 maggio 1761 il Senato della Repubblica di Venezia emanava un decreto con il quale istituiva un osservatorio astronomico all'Università di Padova, da adibire anche a luogo di addestramento dei futuri astronomi.
Nell'archivio storico dell'Osservatorio sono ancora conservati gli antichi registri delle osservazioni astronomiche e la biblioteca.
Santa Maddalena in Val di Funes
Nel fondovalle di Funes è situato il paese di Santa Maddalena. La sua posizione privilegiata, completata dallo scenario delle vette delle Odle, costituisce un amatissimo
motivo fotografico, tra cui la chiesa ai piedi del Ruefen. Questa sorge proprio nel luogo in cui, secondo la leggenda, il Rio Fopal trascinò a valle, tra le acque, il riflesso miracoloso di Santa Maddalena.
Visibile in panoramica ampliata anche qui: www.juzaphoto.com/galleria.php?l=it&t=2149326
Borgo di Vigoleno
Il Borgo di Vigoleno si impone per l'integrità del sistema difensivo, esempio perfetto della logica abitativa del medioevo.
Imponenti le mura merlate, percorse in parte da un panoramico camminamento di ronda: spicca la mole del mastio quadrangolare dotato di feritoie, beccatelli e merli ghibellini, con quattro piani di visita. In piazza potete ammirare la fontana cinquecentesca e nel borgo la chiesa romanica di San Giorgio.
Un classico: Il Lago Blu e il Cervino
Il lago blu è situato a circa mezz’ora di cammino o alcuni minuti di macchina dal centro di Breuil Cervinia, sulla strada regionale che sale da Valtournenche.
Contornato da larici secolari, il piccolo specchio d’acqua, essendo alimentato da acqua sorgiva, è sempre limpidissimo e consente al Cervino di specchiarvisi dentro.
24 Jan 2018
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Ibis sacro (Threskiornis aethiopicus)
Trio di Ibis visibili qui: www.juzaphoto.com/galleria.php?l=it&t=2736917
Questa particolare specie è inconfondibile per il colore bianco di corpo e ali, in netto contrasto con il nero del becco, delle zampe, degli apici delle remigranti, della testa e del collo (questi ultimi due risultano nudi), con alcune penne nere presenti sul groppone.
In passato l'ibis sacro viveva in Egitto, dov'era venerato come una divinità, considerato la rappresentazione terrena del Dio Thot.
Al giorno d'oggi, l'ibis sacro è estinto in Egitto ma ampiamente diffuso in Africa sub-sahariana e Iraq sud-orientale; è inoltre presente in Madagascar.
Sembra che diversi individui siano fuggiti da parchi zoologici e da giardini privati in Francia, adattandosi all'ambiente e successivamente riproducendosi con successo, dando vita a popolazioni stabili. Alcuni individui facenti parte di queste popolazioni sarebbero poi arrivati fino in Italia.
L’Ibis sacro è pertanto ora presente, oltre che in Francia, anche in Spagna e in Italia.
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