Lipsia, 25 Ottobre 1847.

Mille grazie della tua lettera d'oggi e dell'invito che mi fai di venir costì e che io accetto con tutto l'ardore del mio cuore.
Ciò che posso dirti de' miei progetti, io stesso fino ad oggi non lo so; grazie a Dio continuo a migliorare tutti i giorni, e le forze mi ritornano sempre più, ma l'idea d'andare a Vienna fra otto giorni (e questo sarebbe il termine massimo, entro il quale potrei andare ancora per una prova della loro festa musicale), questa idea non mi vuole ancora sembrar possibile.
E' veramente fatale che abbiano fatto tanti preparativi e che per la mia venuta si debba interrompere tutto per la seconda volta ; è anche vero che i miei progressi si fanno più grandi e più sicuri dà un giorno all' altro, ho anche già scritto e chiesto se essi non possano differire per otto giorni, ma, come dissi, non credo alla possibilità della cosa, e ritengo che dovrò rimaner qui.
In nessun caso potrei pensare al viaggio prima che passino otto giorni, e per quanto riguarda il mio viaggio a Berlino, il signor von Arnim non ti ha informato per filo e per segno come sta la cosa? Siccome, cioè, io non posso andare a Vienna, debba per gli stessi motivi, che m' impediscono di recarmi colà, trattenermi qui ancora almeno da quindici giorni a tre settimane e differire l'esecuzione a Berlino sino agli ultimi di novembre? E se vado a Vienna, dovrò (*) tralasciare anche questa.
Ma è ben certo che dopo queste esecuzioni sbricciolate, che ora bisogna pur finire di mangiarsi, non ne assumerò assolutamente altre e se non fosse per mantenere la promessa.... ma si deve mantenerla!
Ed ora non mi resta che domandarti se ti posso riveder sabato.
Dimmi di sì, io credo che mi faresti più bene che tutta la mia medicina amara!
E scrivimi presto ancora due righe e guarda che tu una promessa me la puoi dare! E saluta tutti!
E voglia bene
al tuo Felix

(*) Mendelssohn avrebbe dovuto dirigere l'Elias a Vienna.

Ultima lettera di Felix Mendelssohn Bartholdy al fratello Paul Hermann Mendelssohn Bartholdy. Appena dieci giorni dopo egli morì a Lipsia, il 4 novembre 1847 alle ore 21,24.

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