L'url del sito del Vaticano:

www.vatican.va/roman_curia/pontifical_councils/family/documents/rc_pc_family_doc_20031201_family-values-safe-sex-trujillo_it.html

è un vero spasso leggere l'intero testo.





Chi mai metterebbe un preservativo sopra l'altro?
di Pigi Mazzoli
pigi.mazzoli@libero.it
(pubblicato in "Pride", marzo 2007)

Chiunque vorrebbe farne a meno, ma l'unica cosa possibile è imparare a farselo amico.


Ho digitato su Google le parole "rottura preservativo", senza un motivo preciso. La ricerca un po' casuale m'ha portato per primo sul sito del Vaticano. Come mai era elencato? Per via di una lunga relazione ufficiale del cardinale Alfonso Lopez Trujillo sull'inefficacia del preservativo. Del dicembre 2003, col titolo "I valori della famiglia e il cosiddetto sesso sicuro", dove nel titolo c'è già l'assunto negativo della trattazione. In queste pagine si spiega che il preservativo si può rompere, che mettendone due si possono rompere entrambi (ma cosa vanno a immaginare in Vaticano?), che possono essere porosi e passare il virus (vecchia storia falsa, ormai chiarita), che possono essere usati male... per cui, per tutti questi motivi, sarebbe meglio non usarli per non essere indotti in una falsa sicurezza, meglio la castità. è come consigliare di non assumere farmaci per via degli effetti collaterali, o non vaccinare i bambini per via dei rischi.
Molto più interessanti delle elucubrazioni cardinalizie sono invece state le pagine di blog che sono riuscito a leggere. Tutte riguardavano eterosessuali, e la rottura del preservativo era l'angoscioso accadimento che metteva a rischio gravidanza questa o quell'altra giovane utente. Di malattie veneree quasi neppure l'ombra. Quasi, perché qui e là, ogni tanto, qualcuno ricordava che fra pillola e spirali, gravidanze indesiderate come unici argomenti, il preservativo aveva in più il pregio di proteggerti dall'AIDS. Le descrizioni tecniche sui preservativi e il loro uso, in questi blog, rivelano una tale ignoranza che i polpastrelli presero a prudere e fui tentato di registrarmi e stendere pagine e pagine di informazioni corrette. Ma ero già passato da tante altre pagine fitte di utili e corrette spiegazioni sull'argomento, ho pensato che chiunque riesca ad aprire un blog sull'argomento avrebbe potuto prima leggere un po' di informazioni utili, e che quando una è tutta concentrata su "ma che bella la prima volta, spero di non essere incinta", la sua salute non l'abbia messa al primo posto.
Noi che abbiamo passato da un pezzo le romanticherie della prima volta, ora dobbiamo badare di conservare a lungo la nostra integrità fisica, ingrediente indispensabile per una sana vita godereccia. Quindi dobbiamo informarci e mettere a frutto le conoscenze acquisite.

Fra tutte le pagine che parlano di preservativi e prevenzione delle malattie veneree, mi ha colpito quella sul sito della Rai (sì, la Rai, radiotelevisione italiana), dove viene schematizzato con parole chiare cosa non è a rischio, e cosa lo è, differenziando tra rischi lievi ed elevati. Qui si parla non solo di preservativi ma anche di barriere, di guanti e di giocattoli sessuali. Ma soprattutto, in queste poche righe, c'è lo spazio per ricordare pure che "le altre malattie trasmesse sessualmente possono favorire l'acquisizione (o la trasmissione) del virus. Numerosi studi hanno dimostrato che le malattie a trasmissione sessuale, in particolare quelle comportanti ulcerazioni genitali (herpes, sifilide, ulcera molle), aumentano sia la suscettibilità all'infezione da HIV, sia la contagiosità se si è gia sieropositivi. L'uso del preservativo è efficace nel contrastare non solo l'infezione da HIV, ma anche la maggior parte delle malattie sessualmente trasmesse".
Se volete ripassare le nozioni indispensabili, andate anche voi a leggere www.segretariatosociale.rai.it/codici/aids/contagio_prevenzione_aids.html e lasciate stare il sito del Vaticano, a meno che non vogliate sapere che abat-jour si traduce in latino umbraculum lampadis, il che esemplifica le idee contorte di certa gente.

Come lo scorso mese vi ho promesso, e come è giusto che in queste pagine venga spiegato, eccoci a parlare dei preservativi, nel loro aspetto pratico.

La scelta.
Grosso modo tutti sanno che in commercio oltre ai tipi normali esistono quelli sottili e quelli robusti. Dei primi tutti supponiamo siano meno resistenti meccanicamente, ed è vero. Vengono acquistati da chi inguaribilmente non riesce a sopportare quei 72 millesimi di millimetro di gomma. Avere 51 millesimo di millimetro (Nudo e Supersottile) non è un grande guadagno in sensibilità, ma una grande perdita in sicurezza. Va usato eventualmente solo per il sesso orale, o per penetrazioni anali brevi di un orifizio sufficientemente cedevole e ben lubrificato, per non indurre sforzi nel preservativo, perché la gomma così sottile è veramente fragile.
Quelli robusti si riconoscono per i rassicuranti nomi commerciali che li contraddistinguono: Forte, Sicuro, Defensor, ed hanno uno spessore fra gli 80 e i 95 millesimi di millimetro. Ripeto: millesimi di millimetro! Sono comunque tutti praticamente impalpabili.
Per quanto riguarda le dimensioni, oltre ai normali ci sono in commercio quelli più grandi e quelli più piccoli. Si tratta di piccole differenze. Un paio di millimetri di diametro e un centimetro di lunghezza in più fanno poca differenza, ma comunque è meglio orientarsi verso quello più adatto, avendone la possibilità. Lo stesso discorso varrebbe per quelli più piccoli, di cui ne esistono in commercio ben pochi e di scarsa reperibilità, per via del fatto che ancora si pensa che, comunque, un cazzo grosso valga di più, e sia disonorevole acquistare un preservativo piccolo.

Le difficoltà.
Il primo problema insorge quando si deve infilare il preservativo. Su un pene di dimensioni medie, molto rigido e circonciso il preservativo si srotola in un attimo, ma queste condizioni, tutte insieme, non si presentano mai, se non nelle istruzioni dei preservativi.
A volte il semplice atto di fermarsi, cercare la bustina, aprire, guardare il verso da cui srotolare, è sufficiente per perdere in parte l'erezione. Il pene meno rigido rende ancor più macchinoso e lento lo srotolare e questo aumenta ancor di più lo stress, col risultato che molti affermano che il preservativo gli fa perdere l'erezione. Coll'esperienza si impara a superare questi problemi. Inoltre se questo succedesse all'interno di una coppia affiatata ci si potrebbe aiutare in due ad infilare il preservativo velocemente. O si potrebbe ritardare ulteriormente il momento della penetrazione indugiando nei preliminari, il che non è affatto una cosa spiacevole.
Proprio noi, che per un concetto di normalità siamo stati estromessi dalla vita civile (e questo accade ancora oggi), non dovremmo affidarci troppo a questi giudizi, soprattutto per quel che riguarda l'atto sessuale. Questo preambolo è per spiegare che i modi della penetrazione sono molto vari e che ognuno ha il suo. C'è chi entra con un colpo di reni, tiene stretto l'amante tenendo il pene ben premuto all'interno, e con impercettibili movimenti arriva all'orgasmo in pochi minuti. C'è chi raggiunge il piacere entrando e uscendo completamente con lentezza e metodo per molti, molti minuti, inducendo in chi è penetrato l'estasi prima e la noia dopo. C'è chi ha un lungo e mobile prepuzio ed è questa pelle che facilita lo scorrimento del pene durante la penetrazione, come premio dopo la difficoltà di srotolare completamente il preservativo sul pene lasciando il prepuzio libero di scorrere. C'è chi è circonciso, oppure ha la fimosi, ed allora il preservativo deve essere robusto e ben lubrificato, perchè ad ogni movimento verrà messa a prova la sua elasticità. C'è chi trae il suo godimento nello sfregamento del glande attraverso il culo, o nel palmo della mano, e questo succede soprattutto a chi è circonciso e ha perso sensibilità alla mucosa del glande per via del fatto che è sempre esposta. Al contrario altri trovano quasi doloroso lo sfregamento e tutto il loro piacere si concentra nella sensazione di costrizione e di calore. C'è poi chi ha il pene troppo piccolo perché un preservativo resti infilato saldamente, o chi ha solo il glande piccolo, ed allora troverà il preservativo sempre fuori posto, un poco sfilato, a volte ripiegata la punta di lato.
Di solito con la pratica si risolvono i problemi. Qualcuno scopre che esiste un preservativo che per forma e dimensione sembra incollato al suo cazzo e non si stacca mai, neppure alla ventesima diversa acrobatica posizione. Altri troveranno nell'abbondanza delle dimensioni la libertà di movimento e con essa la sensazione di non indossare nulla.
A chi invece proprio non riesce ad infilarlo ostentando indifferenza, a chi se lo sente come ingessato anche nel modello XXXL, a chi proprio non ha voglia di girare a cercarne uno miniaturizzato, a tutti loro io consiglio di provare il preservativo femminile. Ma non solo. Continueremo parlando dei preservativi di poliuretano (che stanno ai preservativi di gomma come le padelle di Teflon stanno a quelle di ferro).
Non che ci piacciano i preservativi, ma sono molto più simpatici delle malattie.