A letto con Pigi - Malattie improbabili e malattie schifosissime.
di Pigi Mazzoli
(pubblicato in "Pride", ottobre 2002)

Dopo tanti mesi in cui vi terrorizzo con le malattie più temibili (il mese scorso abbiamo parlato delle ragadi) finalmente un appuntamento quasi di relax e di apprendimento puro. Parliamo infatti di malattie più rare o di altre che colpiscono di solito solo gli eterosessuali, una volta tanto.

Iniziamo con la clamidia. Chiamata anche linfogranuloma venereo, linfopatiavenerea o uretrite non gonococcica, è causata da un batterio. I sintomi sono simili a quelli della gonorrea ma con perdite meno intense, quindi anche all'ano e alla gola oltre che all'uretra. L'incubazione dura dai 5 ai 21 giorni dopo di che appaiono anche piccole macchie sulla pelle. Se non curata dopo un periodo fra 10 giorni e un mese si ha l'infiammazione dei linfonodi che porta poi alla formazione di ascessi e fistole. Si cura con gli antibiotici e si previene usando il preservativo anche nei rapporti orali oltre che in quelli anali, così come detto per la gonorrea.

Ulcus molle. Detta anche ulcera molle è una malattia tropicale eccezionalmente rara nel nostro paese (e sinora solo a carico di eterosessuali extracomunitari). Causata da un batterio segue le stesse modalità di infezione della sifilide, dalla quale si differenzia per la dolorisità dell'ulcera iniziale, un'ulcera molle, appunto, che si manifesta dopo un periodo da 3 a 5 giorni nel punto di ingresso del batterio. Si cura con antibiotici e si previene... col preservativo. Ma è comunque particolarmente contagiosa.

Candida. (Chissà se lo sfortunato Candido di Voltaire c'entra qualcosa con la candida, essendo lui un libertino, chi lo dovesse sapere mi istruisca, grazie) Non si tratta normalmente di una malattia a trasmissione sessuale. Anzi, è a trasmissione sessuale solo dalla donna all'uomo. Si tratta di un lievito che prolifera sulle mucose in casi particolari, come diabete o basse difese organiche. Sulla cute sana sciacqui con acqua e bicarbonato ristabiliscono il giusto ph della pelle e riportano tutto alla normalità. Eccone finalmente una che non ci riguarda da vicino. Almeno finché siamo in buona salute generale.

Scabbia. Pruriginosa evenienza, nel senso che prude. Si tratta di un acaro che scava delle microscopiche gallerie sotto la pelle, soprattutto sulla cute delle articolazioni o fra le dita della mano o nella zona inguinale. Ci si infesta anche con la biancheria e con i letti, per cui sempre meglio un lavaggio in più che prendersi o passare qualcosa a un ospite di passaggio a casa anche una sola notte. Ma queste sono norme di igiene generale, dovrebbe essere da paese civile cambiare spesso le lenzuola. Nel caso si venisse infestati, aih aih, la cura è lunga. Una volta si usava Mesulfene, ora non più. Per cui se vi prescrivono della pomata a base di mesulfene cambiate medico. I centri MTS (centri malattie a trasmissione sessuale, una volta detti centri antivenerei) sono di solito aggiornati. Durante la lunga cura cambiare spesso tutta la biancheria, anche del letto e gli asciugamani, e lavarla ad almeno 60 gradi, anche lasciarla all'aria è utile ad uccidere l'acaro. Avvisare e controllare oltre che tutti i partner anche i familiari e gli ospiti di passaggio da casa. Metodicità e perseveranza sono indispensabili per il definitivo debellamento della bestiolina. Armatevi di pazienza. E se avete prurito la notte andate a farvi controllare. La prova sicura si ha coll'osservazione al microscopio, sempre nei centri MTS.

Pidocchi (della testa). Il pediculus capis lo prendono di solito solo i bambini nelle scuole, non è il vostro caso. Passiamo oltre.

C'è tutta una famiglia di protozoi, amebe, vermi ed altro che si passano da individuo ad individuo col contatto delle feci con la bocca. Di solito si intende che se il cuoco non si è pulito bene le mani dopo essere andato in bagno ed è portatore di qualcosa ve lo lascerà nel cibo che mangerete. Ma nel nostro caso è molto probabile che siamo noi stessi ad appoggiare la nostra bocca su un invitante buco del culo. Basta leccarlo un po'. Ma basta pure mettere in bocca le mani dopo averle usate per sfilarsi un preservativo dopo un rapporto anale. Comunque, avendo fatto i bambini cativi e non avendo seguito gli insegnamenti della mamma ("Pierguido! Non mettere la cacca in bocca!") dobbiamo fare attenzione nel caso di diarree ricorrenti e quindi sospette e richiedere la ricerca di agenta patogeni nelle feci. Se queste pratiche sessuali sono abbastanza frequenti taluni consigliano di sottoporsi agli esami con scadenza annuale anche in assenza di sintomi, perché alcuni parassiti non mostrano sintomi chiari neppure dopo anni. Tutta questa roba si cura più o meno rapidamente. Come al solito: i medici dei centri MTS sono informatissimi sull'argomento. E lavatevi più spesso le mani...

Per ora avremmo finito. La prossima volta potremo parlare della terapia postesposizione, argomento controverso e quasi clandestino. Cioé cosa fare se si è sicuri di essere stati appena esposti al virus dell'hiv. Argomento particolarmente dedicato alle coppie discordanti, cioé dove solo uno dei due è sieropositivo.